Rusconi, 1993 ISBN 88-18-23036-0
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«Piccolo Fiore»:
l'affettuoso appellativo rendeva orgoglioso Fiorello La Guardia, il «piccolo grande uomo»
che a New York (e non solo a New York) diede un'impronta indelebile alla
lotta contro la mafia e le connessioni affari-politica. La biografia di
Gigi Speroni segue anno dopo anno, inquadrando il personaggio nella
cornice degli avvenimenti mondiali, la maturazione di un estremo
difensore della legalità, tanto leale e onesto da venire definito
«il cane da guardia della democrazia».
Fiorello La Guardia, scrive Gigi Speroni, fu un eccezionale uomo
politico e, paradossalmente, un anti-politico. Alla mancanza di astuzie
diplomatiche, il sindaco di New York contrapponeva una spontaneità
talvolta sgradevole, però sempre in grado di conquistare le simpatie
delle masse popolari senza fare ricorso alla demagogia. Sanguigno,
impulsivo, battagliero, talvolta un po' plateale, questo italo-americano
di madre ebrea e padre pugliese incarnava tutto ciò che di più genuino
offriva l'America nella prima metà del secolo: una forza morale che non
arretrava davanti a nulla, nemmeno ai killer mandati da Cosa Nostra per
eliminarlo.
Con Fiorello La Guardia, Gigi Speroni rievoca la vita dell'unico uomo
politico al quale Broadway abbia dedicato un musical. Grande personaggio
epico, degno dei pionieri d'altri tempi, Fiorello La Guardia ha riempito
di sé la cronaca e la storia della sua epoca. Poi, per inspiegabili
motivi, è stato relegato nel buio della dimenticanza. Ora Gigi Speroni
lo ritrova, e con questa opera così attenta, appassionata e
scientificamente esatta, lo riporta alla luce in tutto il suo valore e
la sua tagliente attualità.
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