L'attentato a Togliatti

L'attentato a Togliatti

Mursia, 1996
ISBN 88-425-2360-7

Il 14 luglio del 1948, alle 11.30, Togliatti cade a pochi metri da Montecitorio, ferito da tre colpi di pistola. Il gesto di un esaltato o un attentato politico? Tutti se lo chiedono: la campagna elettorale di tre mesi prima, violenta e spregiudicata, ha lasciato ferite profonde nei vinti e nei vincitori. Mentre Togliatti combatte tra la vita e la morte le piazze si riempiono, le armi escono dai nascondigli, la rabbia dei comunisti e la dura repressione della polizia trasformano il Paese in un campo di battaglia. Finalmente Togliatti è dichiarato fuori pericolo, la gente torna a casa, ma gli scontri nelle città hanno fatto registrare trenta morti e ottocento feriti.
Una rivoluzione mancata? Quanto di questo fu il risultato di passioni incontrollate, e quanto di scelte strategiche da parte di alcuni dirigenti che per un attimo pensarono di rovesciare la sconfitta elettorale in una «vittoria sul campo»? Comunque l'episodio ebbe conseguenze di portata capitale: sancì la fine di ogni velleità insurrezionale, causò la scissione del sindacato unitario e instaurò definitivamente un rapporto democratico tra maggioranza e opposizione in Italia.
Gigi Speroni racconta con il ritmo incalzante del cronista e la precisione dello storico quella che fu probabilmente l'ora più grave dell'ltalia repubblicana.