Amilcare Pizzi, 1993
Fuori commercio
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Intorno al 1989 confratelli, parenti e collaboratori di
Padre Pozzi, tramite i buoni uffici del prof. Scipione R. Novelli,
docente di "Partiti politici e Gruppi di pressione" nell'Università
Cattolica del Sacro Cuore in Milano, provvidero a che si raccogliessero
documenti sulla vita e sulle attività di Padre Pozzi, per una tesi di
laurea su di lui in sede di storia.
La tesi, dal titolo "Padre Enrico Pozzi S.J. (1910-1979): un
gesuita tra cultura e imprenditorialità", ebbe come relatore il prof.
Ottavio Barié, ordinario di storia contemporanea; fu elaborata da Angela
Grassi di Rho (matricola n. 2.157.404) e difesa il 28 Ottobre 1991,
riportandone valutazione 110/110 con lode.
Ne venne pubblicata la sintesi in un lungo articolo dallo stesso
titolo in "Bollettino dell'Archivio per la Storia del Movimento Sociale
Cattolico in Italia" XXVII-2 (Mag.-Ag. 1992) app. 208-232.
È da tale perseverante e accurata preparazione
che è nato questo saggio.
A questo materiale ho aggiunto quanto ricavato dalle mie ulteriori,
personali interviste a confratelli, parenti e collaboratoni di Padre
Enrico che qui riporto a senso e non "ad litteram" modficandone qualche
dettaglio espressivo per mie esigenze di armonia nell'insieme.
Mi sento però lieto di assumere la responsabilità della
ricostruzione storica della persona e dell'epoca.
Padre Enrico Pozzi S.J. ha sempre lavorato nel
nascondimento. Era un realizzatore e andava diritto allo scopo, senza
fronzoli né retorica. Non amava parlare di sé né mi risulta che abbia
lasciato diari o memorie. Ma la sua attività fu immensa. Per questo era
giusto che coloro che oggi godono di quanto lui ha costruito ne
facessero rivivere la memoria. Emergono così tante cose da lui
realizzate con tenacia e sacrificio, anche in mezzo a incomprensioni e
difficoltà.
lo ho avuto poche occasioni di incontrarlo: una volta nel
suo ritiro a Sanremo e un'altra in occasione dei lavori che egli faceva
a Roma presso l'Università Gregoriana. Ma lo ricordo proprio così, come
è descritto in questo libro. E mi piace che in questo libro si faccia
memoria di tante altre persone che ho conosciuto e stimato e che hanno
servito la Chiesa in questi ultimi decenni, in particolare nell'ambito
di questa Diocesi di Milano. Le memorie che qui sono raccolte riguardano
dunque anche gli Arcivescovi di Milano, sacerdoti e religiosi, laici
impegnati che hanno messo i loro talenti a servizio di queste opere
educative culturali epastorali che Padre Pozzi via via prendeva a cuore
e alle quali si dedicava con tutta la passione e la competenza di cui
era dotato.
Padre Pozzi ha realizzato la parabola dei talenti. Non si è
attardato nel domandarsi perché a lui fossero dati alcuni talenti e non
altri, o se i suoi fossero più o meno vistosi di quelli concessi ad
altri suoi confratelli. Si è reso conto di quelli che aveva e li ha
impiegati con energia, con dirittura e con disinteresse, fino all'ultimo
istante. Nel momento delicato e dfficile della nostra città e della
nazione che stiamo vivendo queste pagine potranno ricordarci che a
ciascuno sarà chiesto se ha saputo stare al proprio posto di lavoro e di
responsabilità, senza cedimenti e scoraggiamenti, dando in ogni momento
il meglio di sé.
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Milano, 30 agosto 1993
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